2012 RACCOLTA RAMAGLIE PORTA A PORTA RISPETTARE IL CALENDARIO

BISOGNA RISPETTARE IL CALENDARIO

Prima c’erano le piazzole per la raccolta delle ramaglie, in cui però veniva buttato di tutto, mettendo in seria difficoltà il Consorzio e facendo correre il rischio agli amministratori che i Vigili Urbani contestassero loro il reato di discarica abusiva.

Proprio per questo, l’Amministrazione consortile soppresse le piazzole, organizzando l’attuale servizio “porta a porta”.

Di conseguenza, dallo scorso anno ramaglie, fogliame e sfalcio dell’erba si lasciano comodamente in un sacco davanti alla propria abitazione e la SA.ME.DA.R. passa a raccoglierli una volta a settimana, nei giorni prestabiliti per ciascuna zona del quartiere.

Nei giorni “prestabiliti”, però, non significa affatto lasciar marcire in strada sacchi, sacchetti e fascine di potature per 5/6 giorni, ma metterli fuori soltanto la sera prima della raccolta e non a proprio piacimento, come invece sembra che “amino” fare alcuni consorziati.

“Sì, ma se il giardiniere viene da me il sabato” – è la più scontata delle giustificazioni –  “e la SA.ME.DA.R. passa a raccogliere le ramaglie il giovedì successivo, mica posso tenere i sacchi in giardino per cinque giorni!”

La risposta a questa obiezione è semplicissima:

non si può, si DEVE!  Se non altro per rispetto degli altri consorziati più attenti e precisi. E poi, si tratta pur sempre di ramaglie, mica di olezzanti interiora di ornitorinco in putrefazione!

Anche perché, se pure i consorziati che mettono i residui verdi per la strada quando gli pare per fortuna sono pochi, il quartiere alla fine per colpa di un pugno di negligenti restituisce di sé un’immagine sporca e disordinata.

La soluzione per diventare più civili è alquanto semplice: controllare sul sito internet del Consorzio il calendario settimanale della rimozione dei rifiuti (oppure passare al Consorzio e chiederne una copia) e metterli in strada solo la sera prima del giorno prestabilito. E soprattutto non addossare la colpa dell’eventuale “misfatto” ai poveri extracomunitari che svolgono le faccende di casa. Basta dirglielo e loro faranno quello che gli viene chiesto.

Corre tuttavia l’obbligo di ricordare che i trasgressori – tutti inequivocabilmente identificabili – sono perseguibili da parte delle Autorità competenti, con le sanzioni previste per “abbandono di rifiuti in luogo pubblico” a norma delle vigenti disposizioni, alquanto severe, in materia igienico-ambientale.

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