AMA: BINA si impegna a pulire l’AXA

Il 10 gennaio scorso il Presidente Ferranti, in occasione della riunione tenutasi presso la sala Consiliare del X Municipio, ha avuto un’interlocuzione con la IV Commissione Ambiente del Comune di Roma e i Dirigenti AMA di zona, sui problemi della raccolta rifiuti all’AXA.

A partire dalla riunione del 10 gennaio, il Consorzio ha inviato una nota giornaliera corredata delle immagini di cassonetti debordanti di rifiuti, rifiuti e ingombranti abbandonati a terra, all’attenzione dell’Assessore Pinuccia Montanari, ai componenti della IV Commissione Ambiente, al dr. Stefano Bina Direttore Generale AMA, alla dr.ssa Antonella Giglio Amministratore Unico AMA, ai quali venivano aggiunti nelle settimane la Polizia Municipale U.O. X Gruppo Mare, e altri soggetti cointeressati.

Fin dal 3 febbraio il dr. Bina ha avuto un’interlocuzione diretta con il Consorzio AXA orientando l’attenzione verso il problema esposto.

La ricerca di una soluzione ha portato all’incontro del 7 aprile c/o la Direzione AMA di via Calderon della Barca, 87,  del Presidente Pietro Ferranti e del Consigliere Bruna Vienno con il Direttore Generale ing. Bina, e i suoi stretti collaboratori (Direttore della Programmazione ing. Stefano Bianchi, ing. Andrea Viglietta, dr. Aldo Vendittozzi Responsabile per il X Municipio).

L’ing.Bina ha ribadito l’impossibilità per AMA di convertire nell’immediato la raccolta rifiuti a servizio PAP (raccolta porta a porta); SI E’IMPEGNATO, FIN DA ORA, A INTENSIFICARE L’ATTIVITA’ DI RACCOLTA E PULIZIA in modo da restituirci un quartiere senza i problemi portati dalla raccolta PAP organizzata nei quartieri limitrofi.

A sugellare l’impegno c’è l’appuntamento, che l’Assessore all’Ambiente  Pinuccia Montanari ha preso con il Consorzio AXA, in calendario per  l’11 maggio, durante il quale il Presidente Ferranti  potrà rappresentare l’evoluzione della situazione e nuovamente la richiesta del servizio PAP.

image_pdfimage_print
Articolo precedente
Consiglio di Amministrazione Consorzio AXA
Articolo successivo
Giardini privati: improprio abbattimento di alberi
Menu