Si è concluso a marzo il terzo ciclo di endoterapia per i pini attaccati dalla “toumeyella parvicornis”, nome scientifico della malattia indotta dal parassita denominato “cocciniglia tartaruga”, che prima fa trasudare una resina scura dalle chiome degli alberi e poi li fa essiccare.
La cura consiste nel praticare dei piccoli fori nella corteccia del pino, attraverso i quali iniettare l’insetticida nel sistema di acquisizione dell’acqua dell’albero, che corre dalle radici alla chioma.
E stando ai risultati ottenuti fino ad ora sembra che funzioni, come evidenziano le foto dello stesso pino a distanza di qualche anno.
Maurizio Giandinoto
CONSIGLIERE DELEGATO ALLA COMUNICAZIONE