Per mantenere il servizio di raccolta ramaglie porta a porta, siamo costretti ancora una volta a variarne le modalità, per adeguarle alla normativa di recente entrata in vigore.
Sulla base del Decreto legislativo 152/06, i prodotti dalla manutenzione del verde privato “fai da te” (sfalci, fogliame e potature) sono da considerarsi rifiuti urbani. Pertanto, alle ditte che esercitano l’attività di raccolta (nel caso dell’Axa la SA.ME.DAR in modalità porta a porta) e trasporto a discarica del “rifiuto urbano” non è consentita nessuna attività o operazione su di esso, in particolare la selezione per eliminare il sacchetto o l’apertura delle fascine.
Il trasportatore, che sul camion dei rifiuti verdi, assimilati a rifiuti urbani, fosse sorpreso con dei sacchi a bordo, sarebbe passibile di sanzioni onerose.
Pertanto d’ora in avanti la SA.ME.DAR continuerà la raccolta porta a porta dei rifiuti verdi, ma – e questa è la vera novità – dal prossimo 1 GIUGNO i consorziati dovranno depositarli come sempre davanti alla propria abitazione, ma SENZA IL SACCO, siano essi sfalci, foglie o potature, e le ramaglie composte in fascine con legacci “naturali”, in modo tale che l’operatore della ditta si limiti esclusivamente alla raccolta del rifiuto.
Questo comporterà che i rifiuti vegetali, equiparati a rifiuti urbani, è bene sottolinearlo ancora una volta, vengano depositati solo nei giorni di raccolta previsti (come da calendario pubblicato sul sito del consorzio alla voce “verde”), per evitare multe salate da parte della Polizia Urbana per il “reato di abbandono di rifiuti” o di “discarica abusiva”.
Si richiede, quindi, la collaborazione attiva dei consorziati.
Maurizio Giandinoto
Consigliere Delegato all’Informazione