Dopo due anni dall’ elezione del Consiglio del Consorzio AXA, e quindi a metà del mandato, mi è sembrato opportuno fare un bilancio, del tutto personale, partendo dalle motivazioni che mi hanno portato a candidarmi e analizzando i risultati ottenuti con gli obiettivi che mi ero posto.
Il prendersi un carico così gravoso quale comporta la carica di Consigliere mi è stato dettato principalmente dalla necessità quasi fisica di un impegno più gratificante che non quello di dedicarsi alla lettura del giornale sulle panchine del parco. Fattore determinante in questa scelta è stata quella di potersi inserire in una squadra in cui la competenza, la dedizione e l’onestà costituiscono gli elementi fondanti.
Mi è risultato subito evidente il fatto che quando i soli costi di funzionamento di una struttura raggiungono e superano l’85% del budget vi è ben poco margine per i lavori di miglioramento e di superamento dell’obsolescenza delle infrastrutture. In tutto ciò si è inserito pure il Comune che ha varato una politica della casa che ha fatto aumentare la densità abitativa, ha incassato gli oneri di urbanizzazione e ha lasciato al Consorzio i costi per il necessario adeguamento delle strutture (ad es. ampliamento Depuratore).
Raggiungere l’equilibrio economico diventa ancor più problematico quando si consideri che le entrate delle annualità in corso sono decurtate di circa il 20% a causa della morosità consortile; la morosità dei consorziati viene poi in gran parte recuperata negli anni successivi grazie ad una pressante azione da parte del Consorzio, ma la morosità del Comune necessita di lunghe e reiterate azioni legali per superare la pervicace illegalità di una Istituzione che, nata per risolvere le problematiche della vita in comune, mostra in realtà un’arroganza che si compiace di se stessa.
È evidente che se non si accetta l’inesorabile decadimento della residenzialità del Comprensorio e non si intende gravare sui consorziati corretti il peso dei mancati incassi è necessaria un’azione decisa, anche se non simpatica, per il contenimento ed il recupero della morosità; morosità che costituisce un pesante handicap per il buon funzionamento della struttura consortile. Grazie anche alle azioni già intraprese negli anni passati si è potuto in parte recuperare una morosità del Comune che risaliva al 2011 e iniziare le pratiche relative agli anni 2015-2017 per incassare finalmente quanto dovuto. Da quando il Giudice considera legittima la richiesta del creditore inizia una “via Crucis” lunga e irta di pesati scartoffie fino al raggiungimento del “precetto” e quindi all’azione di pignoramento nei riguardi del creditore “sordo”. Normalmente il privato valuta economicamente non conveniente persistere nella morosità e concilia; diversamente il funzionario di una Istituzione Pubblica (ad es. Comune) non si sente parte in causa e non risponde ai solleciti del Tribunale con un conseguente aggravio di spesa per bolli, oneri vari e spese legali assolutamente sproporzionato rispetto al debito iniziale. Questi maggiori costi, del tutto inutili, comunque pesano sul cittadino, il che costituisce un reato a carico di chi lo procura (danno erariale) che dovrebbe sempre essere perseguito con maggior solerzia.
Con i contributi che via via vengono recuperati si è iniziata un’attività di manutenzione straordinaria nonché di ammodernamento e razionalizzazione delle infrastrutture consortili nell’ottica della residenzialità e della salvaguardia dell’ambiente. Dopo l’installazione di pannelli fotovoltaici al Depuratore, l’arricchimento del verde con la messa a dimora di più di 200 nuove essenze arboree, il completo rifacimento di via Euripide e quello parziale delle vie Focilide e Prassitele, attualmente sono in corso appalti di manutenzione stradale per circa 600.000 Euro. È in via di completamento l’ammodernamento di tutta la rete di illuminazione stradale con il passaggio da MT (2700 V) a BT (220 V) e la sostituzione dei corpi illuminanti da SAP a LED con consistenti vantaggi sia dal punto di vista economico che ambientali.
Per quanto riguarda la depurazione delle acque si è completato l’adeguamento e la messa a norma dei locali tecnici, compresa la ristrutturazione degli uffici consortili, la realizzazione di un quadro elettrico generale degli impianti e la progettazione della terza linea di depurazione. Questa terza linea si è resa necessaria per adeguare la potenzialità dell’impianto all’aumento degli abitanti del comprensorio che sono passati da 10.000 a più di 14.000. Quest’aumento è dovuto, in gran parte, alla già citata politica della casa attivata dal Comune che, concedendo il frazionamento delle abitazioni, e quindi incassando le relative tasse per svariate centinaia di migliaia di Euro, ha di fatto aumentato del 30-35% gli utenti equivalenti del Comprensorio lasciando a totale carico del Consorzio AXA tutti i relativi oneri di urbanizzazione.
L’obiettivo è quello di completare l’opera entro la fine della consiliatura con un Depuratore dotato delle più moderne attrezzature sia per la conduzione del processo nel pieno rispetto delle normative che per il suo controllo mediante campionatori automatici ed analizzatori.
Nel fare un bilancio non posso trascurare la sensazione di impotenza e di frustrazione che ho provato e provo di fronte alla negligenza e alle pastoie burocratiche che ostacolano le azioni di gestione e miglioramento del Consorzio. Queste difficoltà, ad esclusione di rari ma benedetti casi, vengono create da Istituzioni che, invece di vedere con occhio benevolo e collaborativo una struttura che, accollandosi costi non di sua competenza, mantiene e migliora una parte del territorio aperta al pubblico, rendono ogni azione impervia e defatigante.
Tuttavia, nonostante le arrabbiature ed il malanimo di cui sopra, posso però affermare che i risultati raggiunti dal Consiglio e quelli in fieri sono appaganti e mi convincono che la scelta di due anni fa è stata giusta e che il bilancio personale è positivo.
Maurizio Palchetti
CONSIGLIERE
CONSORZIO STRADALE AXA