DOVE ERAVAMO RIMASTI?

Questa frase, che ci fa ricordare uno dei momenti più tristi della storia della magistratura italiana, adesso, dopo eventi che hanno sconvolto, e ancora sconvolgono il mondo, ci invita a riprendere le abitudini di una volta, almeno quelle più valide, e ripartire.

Nel Consorzio si è fatto di tutto per mantenere un livello di servizi accettabile pur con le notevoli difficoltà del periodo, difficoltà che alcuni strumentalmente non considerano.

Tra l’altro i programmi di intervento di alcune ditte terze, ACEA per la posa di nuovi cavi ad alta tensione e FIBER per la connettività mediante fibra ottica del comprensorio, hanno creato grosse interferenze con i lavori consortili di manutenzione stradale e di realizzazione dell’impianto di videosorveglianza. Interferenze difficilmente risolvibili e causa di notevoli ritardi in quanto i programmi delle ditte citate in linea di massima non sono concordabili e, una volta stilati, dipendono poi dai tempi del Municipio per il rilascio delle necessarie determine.

Ciononostante nel mese di settembre diventa pienamente operativo il sistema di VIDEOSORVEGLIANZA

Questo progetto, modificato nella struttura iniziale relativamente alle modalità di trasmissione dati, non più tramite ponti radio ma mediante una rete in fibra ottica, è caratterizzato da alti livelli di efficienza e sicurezza

 Le prime postazioni di rilevamento si sono cominciate già a vedere sui pali dell’illuminazione pubblica nel mese di marzo. Come già dettagliatamente comunicato, i punti di rilevazione previsti nel progetto sono 20 con un totale di circa 80 telecamere ad alta definizione (8K) e pertanto con elevate capacità di zoom sia ottico che digitale.

La distribuzione dei punti di sorveglianza non è chiaramente in grado di visualizzare ogni angolo del comprensorio, ma comunque consente un efficiente e valido controllo degli accessi al Consorzio e dei flussi di traffico.

L’impianto, d’altro canto, è stato progettato in maniera tale da consentire, grazie allo sviluppo sufficientemente ramificato della rete a fibra ottica, futuri, eventuali, ulteriori implementazioni senza modifiche strutturali del sistema. A questo riguardo già stanno pervenendo al Consorzio richieste per arricchire l’impianto con ulteriori telecamere. Si ricorda che il sistema, i cui criteri di funzionalità sono stati approvati nell’assemblea consortile del 2019, è stato progettato con finalità di intercettazione dei flussi mediante controllo dei luoghi pubblici e degli snodi viari strategici dell’intero Consorzio. Eventualmente, nel 2021, con l’intento di estenderne le finalità, potrà essere formulata una proposta di implementazione dei punti di sorveglianza con la valutazione dei costi, hardware e posa di nuovi tratti di fibra, da presentare all’approvazione dell’Assembea.

Nel piano di MANUTENZIONE STRADALE da realizzare nel 2020 sono stati previsti prioritariamente i lavori relativi a via Eschilo, che presenta, a causa di una lente di argilla nel sottosuolo e del traffico pesante a cui è sottoposto, dei profondi avvallamenti che necessitano pesanti lavori di bonifica del substrato stradale.

Per questo importante lavoro, unitamente a quelli relativi a tratti delle strade Senofane, Mirone, Fidia, Bacchilide e Euripide, oltre a interventi localizzati di cigliature e cunette, a maggio è stato presentato al X Municipio, la richiesta del parere di congruità.

La congruità, che certifica la validità degli interventi previsti e l’adozione del prezzario regionale nella valutazione dei costi, è essenziale per l’iter successivo delle autorizzazioni.

Siamo in attesa di comunicazioni al riguardo da parte del Municipio per indire le varie gare di appalto.

Nel frattempo si è provveduto a livellare, con un intervento spot, i più pericolosi avvallamenti di via Eschilo; sono finalmente anche in corso interventi sui via Aristofane (altezza scuola) e sulla cunetta disastrata di via Teognide; tali interventi, già programmati ad inizio anno hanno subito notevoli ritardi in gran parte dovuti alle interferenze già accennate.

Per quanto riguarda il DEPURATORE, nell’ottica di una continua modernizzazione in previsione del suo potenziamento, sono state acquisite ed installate una terza soffiante e una centrifuga, la prima per l’impianto di ossigenazione fanghi, la seconda per il loro ispessimento.

Le recenti disposizioni anticovid, che vietano l’uso dei “soffioni”, stanno creando difficoltà sul fronte PULIZIA STRADE in quanto comportano criticità sia dal punto di vista dell’efficienza che dell’efficacia. Da un lato l’intervento con scopa e rastrello allunga notevolmente i tempi più che dimezzando la frequenza di intervento, dall’altro l’impossibilità di agire sotto le macchine parcheggiate ne inficia i risultati, Ad aggravare la situazione è intervenuto, come d’altronde in tutta Roma, l’attacco ai pini da parte di un particolare tipo di cocciniglia (Toumeyella Parvicomis) che, oltre a ridurre il vigore della pianta comportandone alti livelli di mortalità, è causa di un’abbondante melata.

Questa melata la ritroviamo poi sulla pavimentazione stradale, se non sul tetto delle macchine, e con gli aghi di pino si forma un impiastro appiccicoso risolvibile solo con un potente getto di acqua.

Sarà pertanto opportuno, sia per il divieto di uso dei soffioni che per il problema aghi di pino, prevedere, nel prossimo contratto di appalto per la pulizia stradale, nuove e più efficaci modalità di intervento a costo, purtroppo, di maggiori oneri,

Analogamente il recepimento delle direttive europee riguardo il DISERBO, che vietano l’uso di diserbanti quali il Glifosato e l’impossibilità di usare sistemi pirici a causa delle macchine parcheggiate, ha portato all’adozione del metodo HERBEESIDE che utilizza prodotti di risulta delle lavorazioni degli agrumi e dello zucchero; il metodo è completamente ecologico ma, come tutte le cose belle, non è gratis comportando, anch’esso, un aggravio dei costi.

Nel mese di marzo è stato presentato al X Municipio il progetto di riqualificazione di LARGO ARCHILOCO e se ne è chiesta la relativa indizione della Conferenza dei Servizi che, secondo legge, avrebbe dovuto dare i suoi esiti entro 45 giorni.

La riqualificazione, come già anticipato sui numeri precedenti di Zeus, ha finalità sia estetiche che di sicurezza stradale e idraulica. Siamo in fiduciosa attesa di comunicazioni da parte del Municipio per dare inizio alla sua realizzazione rimodulandolo opportunamente nelle sue fasi tecniche (strade, verde e servizi) e temporali.

Come si può recepire da quanto sopra scritto, ancora una volta ci si deve lamentare dei tempi degli iter comunali, dovuti sicuramente alla grande mole di pratiche da seguire e alla carenza di personale tecnico, ma ciò non toglie che il danno sia pesante anche perché il consorziato, a fronte di quanto pagato in tasse e contributi per avere un comprensorio con un minimo di residenzialità, non vede poi realizzarsi i miglioramenti nei tempi dovuti. Su tutto poi aleggia la BUROCRAZIA che (dato fornito da Ass. artigiani e pmi) grava sulle imprese per 57,2 miliardi di euro all’annuo, quasi due finanziarie, senza contare i costi sanitari dei cittadini per i frequenti sbocchi di bile. Comunque della burocrazia tutti noi siamo nello stesso tempo vittime e carnefici in quanto, fedeli paladini della nostra libertà, abbiamo terrore di quella altrui e pertanto, forti di una bimillenaria cultura in cavilli e intrighi, abbiamo creato una rete di lacciuoli in cui nessuno può dire di SI ma tutti possono dire NO, creando così i presupposti per una diffusa e fiorente corruzione.

Maurizio Palchetti

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