ECONOMIE VANIFICATE

L’illuminazione stradale e il funzionamento del depuratore, insieme alla cura del patrimonio verde, sono le voci più  onerose del bilancio consortile, com’è facile constatare scorrendo il bilancio annuale disponibile sul sito.

Per ridurre più possibile le spese per l’illuminazione stradale, nel corso del 2019 tutte le lampade ad incandescenza sono state sostituite con quelle a “led”, ottenendo così, a parità di luminosità, se non addirittura aumentandola, un notevole risparmio sulla bolletta annuale, che da 137.361,00 euro (bilancio 2018) è passata in tre anni a 70.619,00, con un risparmio pari a circa il 50%.

Analogamente, per ridimensionare il costo dell’energia per il funzionamento del depuratore, pari a 131.822,00 euro annui, nel 2019 sono stati installati diversi pannelli solari sul tetto degli uffici consortili. In questo caso, però, il risparmio è stato meno significativo, attestandosi attorno ai 30.000,00 euro. Ma c’è ancora spazio sul tetto per installarne degli altri e seppure non si arriverà alla completa autonomia energetica, si riuscirà comunque a ridurre ulteriormente i consumi.

Economie che, nonostante l’aumento generale dei costi di gestione, hanno permesso di mantenere sostanzialmente invariato per oltre 10 anni il bilancio del Consorzio, e quindi i contributi obbligatori dovuti dai consorziati.

Fino ad oggi, ma nell’immediato futuro la lievitazione dei costi energetici e l’inflazione che sfiora le due cifre hanno azzerato le migliori intenzioni dell’Amministrazione.

Le conseguenze dell’aumento esponenziale dei prezzi di gas ed energia elettrica, infatti, sono il rincaro parossistico dei costi di gestione e per l’acquisto dei beni strumentali necessari al buon funzionamento del Consorzio, dai pezzi di ricambio dei macchinari del depuratore, per esempio l’ultimo acquisto di una nuova soffiante, al costo del gasolio per i mezzi della SA.ME.DA.R, che nonostante abbia ridotto il personale, non ce la fa più a contenere l’aumento delle spese e già da qualche tempo lavora in parità tra spese e ricavi.

Morale:  mentre il bilancio consuntivo 2021 si è chiuso in modo coerente con gli anni passati e quello del 2022 grazie al contenimento delle spese avrà solo moderati scostamenti, quelli degli anni venturi subiranno inevitabilmente degli aumenti e di conseguenza il contributo obbligatorio dei consorziati, la cui entità dipenderà dall’andamento generale dei prezzi. 

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