I nomi botanici sono derivati dalla classificazione, ormai universale, del grande biologo svedese Carlo Linneo, che, si può ben dire, è il padre della nomenclatura binomia, adottata oggi per classificare qualsiasi forma vivente sia essa vegetale od animale.
Secondo tale nomenclatura ad ogni pianta viene attribuito un nome consistente in due parole latine: la prima indicante il genere, la seconda la specie. Il genere raggruppa un insieme di specie ed è quindi più vasto. Esso sostituisce il vecchio sistema secondo il quale, per individuare una pianta, si usava un piccolo periodo o, addirittura, una frase descrittiva.
Prima di Linneo, ad esempio, la graziosa e tanto comune pianticella oggi chiamata “veronica persica” era denominata “ veronica flosculis oblongis peduculis insidentibus, Chamaedryos folio, maior”.
Si comprendono quindi facilmente i vantaggi di usare soltanto due parole, anche se latine e forse a volte di difficile lettura ed accentazione.
Il regno vegetale viene diviso nel modo seguente:
TIPO : suddivisione principale del Regno
CLASSE : un insieme di Classi costituisce un Tipo
ORDINE : un insieme di Ordini costituisce una Classe
FAMIGLIA : ciascun Ordine è suddiviso in Famiglie
GENERE : un insieme di Generi compone una Famiglia
SPECIE : un insieme di Specie compone un Genere
Sono graditi i commenti dei lettori come le integrazioni, gli arricchimenti, le notizie curiose e gli aneddoti sulle varie specie arboree.
A cura di Maurizio Palchetti
Per proseguire la lettura: ESSENZE ARBOREE PRESENTI NEL CONSORZIO AXA