IL COSTO DELL’INERZIA

Sono recenti i dati di una ricerca internazionale pubblicata dall’American Economic Review sugli sprechi nelle opere pubbliche italiane che ammontano a circa 30 miliardi di euro l’anno su 117 spesi; risulta inoltre che il 87% di tali sprechi è da imputare ad incompetenza o poca efficienza e il 13% a corruzione.
Fa impressione pensare che i danni della corruzione, male esecrabile della nostra società e alla quale i cittadini imputano gran parte dei problemi che ci affliggono, sono di gran lunga superati da quelli dovuti alla superficialità, all’inerzia ed alla ignoranza con cui vengono affrontate negli uffici preposti le problematiche di gestione del bene pubblico; e ancor più si rimane sconcertati al vedere come, per quanto riguarda la corruzione, la magistratura mostri di impegnarsi mentre nei riguardi della sciatteria e dell’inerzia sembra che ci sia accettazione se non indulgenza.
Ben ne è a conoscenza l’Amministrazione del Consorzio che giornalmente si scontra con la l’indifferenza e l’inadeguatezza delle strutture comunali che, teoricamente, non dovrebbero esserle avversarie ma sodali. Ciò specialmente per i tempi di rilascio delle autorizzazioni per l’esecuzione dei lavori di manutenzione e modernizzazione delle infrastrutture che, oltre tutto, sono a carico dei Consorziati.
Ultimo in ordine di tempo è il caso relativo al progetto di razionalizzazione dell’illuminazione pubblica, con il passaggio da lampade SAP a lampade a LED ed alimentazione della rete a bassa tensione, che comporterà non solo un risparmio energetico, e quindi di costi, superiore al 60% ma anche la dismissione delle cabine a media tensione (2700V) e dei relativi trasformatori che, a causa della vetustà e della conseguente irreperibilità dei pezzi di ricambio, comporterebbe, a breve, onerosi interventi.
Attualmente si è in attesa che a tale proposito il X Municipio conceda il visto di “congruità” che deve essere rilasciato al Computo Metrico Estimativo che i tecnici del Consorzio hanno predisposto dettagliando i singoli lavori elementari alla base del progetto e monetizzandoli sulla scorta del prezzario regionale; la richiesta è stata presentata, dopo una onerosa elaborazione, a fine ottobre dello scorso anno.
Chi, sulla base di quanto sopra, calcolasse che ogni mese di ritardo nell’effettuazione dei lavori comporta un aggravio della bolletta energetica di oltre 7.000 € potrebbe anche obiettare che tale progetto poteva anche essere avviato qualche anno fa, quando la tecnologia di illuminazione a LED è diventata affidabile ed economica; ciò è avvenuto nel 2015 e in tale periodo la giunta capitolina ha dato l’avvio al progetto comunale di illuminazione a LED (deliberazione n.197 del 18/6/2015).
Fin da allora il Consorzio ha cullato l’idea del progetto LED ma, guarda caso, le casse consortili erano vuote per la persistente e pesante morosità del Comune che solo nella primavera del 2017, ed a seguito di estenuanti azioni legali andate in esecuzione ha, e solo parzialmente, onorato i suoi impegni; a buona ragione, fin da allora si potrebbe calcolare il danno economico apportato alle tasche dei consorziati.
Comunque, poiché la speranza, sebbene molto cagionevole, è l’ultima a morire, auspichiamo che i responsabili istituzionali, che hanno così a cuore l’onestà, vigilino affinché i loro dipendenti, assolvendo con professionalità, diligenza e impegno i loro compiti, si guadagnino onestamente le loro retribuzioni.

IL CONSIGLIERE
Maurizio Palchetti

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