Quando per più di un anno e mezzo si combatte per recuperare i contributi comunali non pagati, si elaborano i progetti dei lavori, se ne fa il computo, si indice la gara di appalto, lo si affida ed infine si attendono per mesi le necessarie autorizzazioni, non si vede l’ora che i lavori si concludano ed il cuore spinge ad essere più ottimisti del dovuto sui tempi di realizzazione. Comunque i lavori procedono e se ne fa qui di seguito un primo resoconto.
LAVORI CONCLUSI
Strade
I lavori relativi ai lotti A (pavimentazione dei marciapiedi, dei parcheggi, delle cigliature e delle cunette delle vie Euripide e Teognide nel tratto tra via Bacchilide e via Zenone di Cizio) e del lotto B (camminamenti pedonali in cemento drenante delle vie Senocrate, Senofane, Chionide, Pratina e della via Eschilo bassa) sono conclusi. In particolare i lavori effettuati sono stati più ampi di quelli previsti in quanto in fase di lavorazione si sono evidenziate delle esigenze non più procrastinabili di cui si è data evidenza nell’articolo informativo del mese scorso. In totale sono stati effettuati 4.200 mq di tappetino bituminoso su strade, marciapiedi e parcheggi, 700 mq di pavimentazione stradale completa di binder e tappetino, 700 m di cunette, 650 m di cigliature, 1.280 m di camminamenti pedonali in cemento drenante e 300 mq di parcheggi in erborella drenante, oltre a una ventina di aiuole a protezione dei pini sui marciapiedi.
Per quanto riguarda il lotto C (via Tespi) la ditta incaricata, la stessa che ha completato i lavori del lotto A, era in fase di organizzazione del cantiere ma la Polizia Municipale, visto l’approssimarsi delle festività natalizie non rilascia la necessaria DDT (determina dirigenziale di traffico) e pertanto i lavori inizieranno dopo la Befana. Il lotto D (rifacimento di più di 5.000 mq di tappetino bituminoso e interventi localizzati su cunette e cigliature in varie strade) è in fase di gara ed il relativo appalto verrà assegnato nella seconda metà di gennaio. Per il lotto E (eliminazione del semaforo dell’incrocio Bacchilide – Euripide e realizzazione di una rotonda) si sta concordando con il Municipio un iter più semplificato che non comporti la convocazione della Conferenza dei Servizi.
Illuminazione
È in via di conclusione l’intervento sul sistema di illuminazione stradale con il passaggio da lampade SAP a lampade LED e a questo riguardo è opportuno spendere qualche riga per chiarire meglio l’importanza di questo lavoro anche se l’aspetto squisitamente tecnico può risultare ostico a chi non è ferrato nel campo.
Oltre all’aspetto estetico ed energetico è stato di importanza primaria il passaggio da Media Tensione a Bassa Tensione. Questa rete risale agli anni ’60 durante la realizzazione delle prime infrastrutture per la lottizzazione del comprensorio e pertanto risente dei criteri costruttivi e delle norme di sicurezza allora vigenti. Inoltre, a causa delle variazioni nel tempo delle tensioni di fornitura delle Aziende elettriche (Enel e ACEA), è stato necessario di volta in volta inserire nel circuito un opportuno trasformatore per adattare la tensione in arrivo (cabine a Media tensione) a quella di utilizzazione (corpo illuminante del lampione). Per questo motivo esisteva, prima di questo intervento, una catena di trasformatori in serie che comportava una sensibile perdita di energia; ciò per una legge fisica, per una volta non statale, legata al calore e ai campi magnetici generati. Un ulteriore motivo che ha reso necessario intervenire sul sistema di illuminazione così vetusto è stata l’impossibilità di reperire sul mercato pezzi di ricambio, il che obbligava spesso ad intervenire manualmente sul sistema di accensione dei lampioni con comprensibili problemi di reperibilità del personale addetto e di tempestività. Il primo passo fondamentale è stato quello di ricostruire lo schema della rete elettrica del comprensorio partendo dagli schemi originali, spesso carenti e approssimativi, integrandoli con le modifiche succedutesi nel tempo sia per interventi manutentivi sulla stessa rete elettrica che su altre infrastrutture (strade, fogne, etc.). La gran parte di queste modifiche non trovano riscontro nei documenti consortili e si è dovuto ricucire il tutto sulla base della memoria storica dei tecnici e delle ditte di manutenzione. Grazie a questo lavoro certosino è stato possibile patrimonializzare queste conoscenze con l’elaborazione di un grafico dettagliato della rete elettrica col risultato che durante quest’attuale intervento gli scavi necessari per l’intercettazione dei cavi sono stati effettuati a colpo sicuro ad esclusione di rarissimi casi in cui la collocazione dei giunti fra le dorsali elettriche principali era dubbia. Passando da media tensione (2700 V) a bassa (220 V) i Watt sopportabili su uno stesso tratto di linea diventano meno di un decimo e pertanto, sebbene i nuovi corpi illuminanti consumino molto meno dei vecchi, è stato necessario segmentare opportunamente le dorsali creando una trentina di nuovi tratti, ognuno dotato di interruttore differenziale (salvavita). Questa nuova rete permette l’abbandono delle vecchie cabine di alimentazione, all’interno delle quali circolavano tensioni fino a 8400 V, con evidenti semplificazioni su le norme di gestione, sulla manutenzione e, principalmente, sulla sicurezza. È anche da far notare che tutti i nuovi corpi illuminanti sono a doppio isolamento.
Integrazione dell’illuminazione nelle fasce verdi di via Ermesianatte e via Lisippo
Le nuove disposizioni della Regione Lazio riguardanti l’inquinamento luminoso (con un’applicazione talebana delle direttive europee) stabiliscono stringenti condizioni per l’uso di lampioni a luce rotosimmetrica; ciò ha comportato che l’illuminazione di via Lisippo ed Ermesianatte sia limitata alle sedi stradali con esclusione della zona verde compresa tra le due suddette strade. Per poter illuminare anche quest’ultima zona si prevede di installare una ulteriore quarantina di armature alternandole tra le due strade.
p. IL CONSIGLIO
Maurizio Palchetti