Alcuni consorziati Axa e di Palocco che abitano nella zona compresa tra Via Alceo e Via Senofane si sono allarmati vedendo i lavori di scavo attualmente in corso all’interno dell’ex Drive In, proprio dietro lo schermo, e temendo trattarsi di una vasca di depurazione, con tutte le eventuali conseguenze sulla salubrità dell’area, hanno chiesto informazioni in merito agli uffici del Consorzio.
Se avessero letto quanto pubblicato sul nostro sito ben tre anni fa, avrebbero avuto tutte le risposte. Non resta quindi che pubblicare di nuovo l’esaustivo comunicato scritto allora dal Consigliere Maurizio Palchetti, nella speranza che stavolta venga letto:
“Normalmente chi vive nell’AXA considera con occhio più o meno benevolo lo stato delle strade, dei marciapiedi, se i giardini sono stati rasati, le siepi potate; qualche volta riflette compiaciuto che a Roma gli alberi cadono e le buche arricchiscono i gommisti e le officine. Raramente, però, si ricorda che uno dei compiti più onerosi e gravosi del Consorzio è quello della depurazione delle acque, grazie al quale, tra l’altro, il consorziato può dimezzare la bolletta ACEA.
La gestione e la manutenzione dell’impianto di depurazione impegnano circa il 25% del bilancio annuale, senza alcun contributo da parte del Comune, mentre per l’adeguamento della sua potenzialità è prevista una spesa di circa 1,3 milioni di euro spalmata su tre-quattro anni.
La necessità del potenziamento è principalmente legata alle ultime leggi edilizie, che hanno consentito il frazionamento delle abitazioni con notevole incremento del numero degli utenti.
Ciò è stato accolto con piacere dai proprietari che hanno potuto realizzare delle abitazioni per i loro figli o, vendendole, ricavarne dei notevoli profitti. Anche il Comune ne ha tratto dei benefici incassando i succulenti oneri di urbanizzazione. Peccato che però l’urbanizzazione sia tutta a carico del Consorzio, e quindi dei consorziati.
Il progetto prevede l’aumento della capacità depurativa da 10.000 utenti equivalenti a 15.000, consentendo quindi il distacco dal depuratore di Casalpalocco che, a causa del profilo altimetrico del comprensorio e sulla base di un accordo stilato ai tempi della lottizzazione, tratta circa il 14% delle utenze AXA.
Questo distacco è opportuno anche perché le sempre più stringenti normative in fatto di ambiente, i severi controlli e la pesantezza delle eventuali sanzioni, non solo economiche ma anche penali, consigliano di gestire in proprio questi impianti.
Il progetto si articola su tre lotti di lavori indipendenti tra loro: l’impianto di sollevamento, le condotte in pressione e gli impianti di depurazione veri e propri.
Impianto di sollevamento
Attualmente un collettore a gravità, posto in via Alceo, convoglia i reflui e le portate di pioggia provenienti dalla zona bassa dell’AXA confinata tra le vie C. Colombo, Stesicoro, Senofane e Alceo nella rete fognaria del consorzio di Casal Palocco.
Il progetto prevede il mantenimento di questa cucitura idraulica al fine di utilizzarla semplicemente come scolmatore di piena a gravità, con la garanzia che nel momento dello sfioro verso la rete di Casal Palocco siano già entrati in funzione gli scolmatori posti a valle. Quindi, l’attuale collettore fungerà esclusivamente da scolmatore delle acque di pioggia, senza in alcun modo gravare sul depuratore del Consorzio Palocco”.
All’incrocio tra Via Senofane e Via Alceo sarà realizzato un manufatto interrato in cemento armato, sette metri sotto il livello stradale, che convoglierà le acque reflue nella vasca dell’impianto di sollevamento, dal quale usciranno due collettori a pressione del diametro di 250 mm che recapiteranno le acque fino al depuratore consortile dell’AXA, ubicato all’incrocio tra la via dei Pescatori e la via di Macchia Saponara.
L’impianto di sollevamento sarà ubicato nel lotto ex Drive in all’angolo Senofane-Alceo, grazie all’acquisizione da parte del Consorzio di una servitù perpetua ed esclusiva sul lotto di proprietà OSTRO, che ringraziamo per la disponibilità, di 135 m², e sarà costituito da una vasca interrata di 100 m³ servita da pompe e relativo quadro di controllo”.