SENZA CHIEDERE PERMESSO

Piazza Fonte degli Acilii, lunedì 14 novembre, ore 09:05.
La Ditta Areti Spa, che sta eseguendo lavori di posa cavi elettrici ACEA – NB: all’insaputa del Consorzio Axa – scavando una trincea profonda oltre 1,5 metri, ha rotto una condotta dell’acqua.
“Non è la prima volta che succede” – ha tuonato Pietro Ferranti, Presidente del Consorzio Axa – “un’altra volta si è trattato di una conduttura del gas, a rischio di far saltare per aria mezzo quartiere!”
“Questo succede” – continua irritato Ferranti – “perché nonostante istanze e proteste in tutte le sedi, nessuno, né il Comune che rilascia i permessi di scavo, né la ditta che esegue i lavori, si degna di avvertire preventivamente il Consorzio, che pure è il proprietario delle strade e l’unico a conoscere esattamente la rete dei servizi nel proprio sottosuolo, dove sono ubicati tubi e cavi e a quale profondità”.
È ora insomma che Ditte e Comune si mettano in testa che l’Axa è un Consorzio privato, che cioè suolo sottosuolo e strade appartengono di diritto ai consorziati, anche se queste ultime sono aperte al pubblico transito. Quindi, chiunque intenda eseguire lavori nell’area consortile deve chiedere il permesso. È come se un bel giorno uno si trovasse una scavatrice nel giardino di casa senza essere stato avvertito.
Non è solo questione di rivendicare la proprietà di un quartiere, quanto di evitare fortuiti incidenti come quello di oggi e soprattutto di permettere al Consorzio di verificare il ripristino dei luoghi a regola d’arte, che cioè le ditte finito il lavoro non riempiamo con materiali inappropriati le trincee e non riparino alla meglio l’asfalto, che altrimenti dopo poco tempo cede e poi le riparazioni ricadono sulle tasche dei consorziati, tenuti per Convenzione alla manutenzione delle proprie strade.
Senza contare che il Comune oltre ad avvertire il Consorzio, trattandosi di grossi lavori su una delle strade più trafficate dell’intero X Municipio, avrebbe dovuto provvedere a mandare qualche agente della Polizia Urbana per evitare i giganteschi ingorghi che si sono creati tra Via Pindaro, Piazza Fonte degli Acilii e Via Cristoforo Colombo.
L’Italia è proprio un bel paese, pieno di leggi e regole, di cui però tutti, o per lo meno la maggior parte, se ne fregano e quindi finisce che ognuno, cittadino o istituzione che sia, fa come gli pare.

Per gentile concessione de L’Ortica

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